Secondo gli ultimi aggiornamenti dell’AgID le caselle attive in Italia sono ben 8.539.661, con la regione Lombardia che si conferma al primo posto con oltre 670 mila caselle attive ovvero il 13.4% del totale.
Sempre sul podio troviamo al secondo posto il Lazio con 650 mila PEC ed al terzo la Campania con 477 mila caselle. Il 32% di chi detiene caselle PEC è dato dalle aziende, seguono un 21% di ditte individuali ed un 8% di liberi professionisti.
Numeri che, secondo le stime, sono destinate ad aumentare considerando che sia i cittadini sia la PA saranno sempre più obbligate ad utilizzare la PEC.
Non è da sottovalutare la quota di privati cittadini che ha deciso di utilizzare la PEC ovvero il 39% delle caselle attive, un dato che dimostra l’aumento di consapevolezza degli italiani degli enormi vantaggi derivanti dalla PEC, come ad esempio la possibilità di ricevere circolari da parte degli enti pubblici.
Il mercato è in ottimo stato di salute, gli ultimi dati hanno fatto registrare un incremento del 9% delle caselle PEC con 252 milioni di messaggi scambiati soltanto nel periodo tra Maggio e Giugno.
Ricordiamo che l’art.2214 c.c. prevedere l’obbligo di conservazione della corrispondenza ricevuta e spedita oltre alle fatture e le scritture contabili, in questo tipo di corrispondenza rientra anche la PEC la cui conservazione è di fondamentale importanza per lo specifico valore di prova legale attribuitole dalla legge.
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