La fattura elettronica, o e-Fattura che dir si voglia, si conferma un trend in forte crescita, raggiungendo addirittura la doppia cifra.
Va ben oltre il 30%, infatti, il numero delle aziende in Italia che utilizzano la fatturazione elettronica. Aumentano anche le piattaforme dedite a questo servizio.

Risultati molto positivi anche per la PA che ha gestito più di 60 milioni di e-Fatture, ottenendo risparmi pari a circa 1 miliardo di euro all’anno.

Le amministrazioni locali sono tra gli enti che ne hanno tratto maggior beneficio insieme alle aziende che hanno cominciato ad utilizzarla quotidianamente raggiungendo quota 2 milioni di file informatici inviati nel periodo 2015-2016.
L’Italia, in tutto questo, si aggiudica il quarto posto tra i Paesi dell’UE che utilizzano la e-Fattura con ben 55 milioni di documenti gestiti dalla PA nel 2016 ed un risparmio di oltre 17€ per ogni singola Fattura.

[AGGIORNAMENTO]

A gennaio 2019 sono 2,8 milioni le imprese italiane che utilizzano la e-Fattura dopo aver definitivamente abbandonato il formato cartaceo.
La fonte che riporta tale dato è l’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b del Politecnico di Milano.
I soggetti esclusi dall’obbligo sono circa 2,2 milioni ovvero medici (260mila), farmacisti (75mila), società sportive dilettantistiche (63mila) e partite IVA con il regime dei minimi o forfettario.

L’Agenzia delle Entrate stima che nel 2019 verranno gestiti circ 3 miliardi di file XML.
Il vero potenziale della fatturazione elettronica B2B, però, si esprimerà solamente nei prossimi mesi con la digitalizzazione completa dei processi operativi.

In Europa la fatturazione elettronica verso la PA è obbligatoria anche in Spagna, Islanda, Paesi Bassi, Austria, Slovenia, Danimarca, Estonia e Finlandia.
Non si esclude che la e-Fattura tra privati potrebbe presto diventare una una prassi anche in questi paesi.