Esterometro, come funziona con la fattura elettronica per l’estero
Dall’abolizione dello spesometro dopo la fatturazione elettronica all’uso dell’esterometro per attestare le operazioni transfrontaliere. Ecco cos’è e come funziona il nuovo strumento.
L’esterometro, a partire dal 1 Gennaio 2019, è un nuovo adempimento fiscale mensile per le organizzazioni italiane che utilizzeranno la fatturazione elettronica B2B.
Tale procedura di comunicazione dei dati fattura, simile allo spesometro, è utilizzare in caso di assenza di e-Fatture che attestino le operazioni commerciali da e verso l’estero.
Potremmo quindi considerare l’esterometro simile al vecchio modello Intrastat.
Puoi visionare il riferimento normativo per il “nuovo spesometro” al comma 3 dell’articolo 1 del Decreto Legislativo numero 127/2015.
ESTEROMETRO E AGENZIA DELLE ENTRATE
A seguito dell’entrata in vigore della e-Fattura e dell’abolizione dello spesometro l’Agenzia delle Entrate ha deciso di introdurre uno strumento che potesse invece registrare tutte le relazioni commerciali transfrontaliere.
Questa scelta deriva dal fatto che gli operatori europei e all’infuori dall’Unione Europea non sono obbligati all’uso della fattura in formato elettronico.
Le organizzazioni italiane, quindi, difficilmente potranno inviare ai destinatari esteri fatture elettroniche attive e allo stesso modo sarà quasi impossibile che ricevano dagli stessi fatture elettroniche passive.
L’esterometro è un adempimento fiscale che dovrà essere eseguito ogni mese.
I dati fattura dovranno essere inviati entro l’ultimo giorno del mese successivo al quale la fattura è stata emessa o ricevuta.
ESTEROMETRO E FATTURAZIONE ELETTRONICA PER L’ESTERO
Come operare nel caso di fatturazione elettronica fuori dal territorio italiano?
Le fatture attive continueranno ad essere create ed inviate al Sistema di Interscambio, ma al destinatario estero servirà comunque mandare una copia cartacea o in altro formato non elettronico come prima del 1 Gennaio 2019. Tale invio della copia di cortesia della fattura elettronica è dovuto al fatto che le aziende estere non hanno un software specializzato nella gestione della e-Fattura.
Allo stesso modo le fatture passive non saranno elettroniche e verranno ricevute attraverso i tradizionali canali. Esse non transiteranno sul canale telematico dell’Agenzia delle Entrate ovvero il Sistema di Interscambio (SdI).