All’atto della firma di docmenti, sempre più spesso, ci capita di utilizzare una tavoletta o un tablet ed una penna elettronica. Questa non è altro che la firma grafometrica ovvero una particolare firma elettronica avanzata (FEA).

La normativa che regola questa tipologia di sottoscrizione è il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 dicembre 2010.

Il gesto manuale è del tutto analogo a quello della firma su carta, ma questa particolare pratica fa si che tutti i dati del firmatario siano automaticamente raccolti e collegati al documento che deve essere firmato. Quest’ultimo non sarà più modificabile e diventerà univocamente associato all’utente che ha firmato.

Quali dati rilevare durante la firma per poter sono definiti dallo standard ISO19794/7.
Questa FEA è particolarmente sicura e, come anticipato, la firma grafometrica su tablet rende l’autografo univocamente associabile alla persona che lo ha compiuto grazie all’uso di 5 parametri grafometrici:

• Ritmo
• Velocità
• Pressione
• Accelerazione
• Movimento aereo

Questi elementi sono caratteri distintivi della persona e come tali vanno ad identificarla univocamente.

Scontato ricordare che questa tipologia di sottoscrizione avanzata conferisce un assoluto valore legale al documento.

Il tablet o la tavoletta, insieme alla penna elettronica, sono due dei tre elementi necessari per poter utilizzare la firma grafometrica. Il terzo elemento necessario è il software che combinato con il dispositivo è in grado di riconoscere i parametri descritti precedentemente (Ritmo, Velocità, Pressione, Accelerazione, Movimento aereo).

La modalità di registrazione di dati e documenti tramite firma grafometrica consente un notevole risparmio dei costi di gestione oltre che un miglior livello di servizio che diventa più sicuro, veloce e smart.