La firma grafometrica ha lo stesso valore legale della firma cartacea.
Come un autografo su carta, anche la firma grafometrica ha valore legale. Inoltre, è possibile disconoscere la propria sottoscrizione in caso non sia ritenuta autentica e propria.
Negli ultimi anni si è sempre più diffuso l’utilizzo di penna elettronica e tablet per apporre il proprio autografo su contratti e documenti.
Questa tipologia di firma elettronica avanzata, ovvero la firma grafometrica, ha lo stesso valore legale di quella cartacea. Questa valenza è data dalla capacità degli strumenti utilizzati di rilevare i parametri grafometrici che andranno ad identificare il firmatario. Parliamo di ritmo, velocità, pressione, accelerazione, movimento aereo.
Inoltre, all’atto della firma, il documento viene reso univoco ed inalterabile per passare poi alla sua conservazione digitale.

Qual’è il valore giuridico della firma grafometrica.
Questa tipologia di sottoscrizione è una firma elettronica avanzata (FEA) e, nonostante sia più debole rispetto alla firma digitale, ha comunque un forte valore legale. Come è noto, infatti, oltre all’identificazione univoca del firmatario, la firma grafometrica assegna integrità al documento per la sua conservazione nel tempo.
Di seguito, per completezza, elenchiamo le diverse tipologie di firme e, in ordine crescente, la loro forza giuridica:
- Firma elettronica semplice
- Firma elettronica avanzata (la firma grafometrica corrisponde a questa tipologia)
- Firma elettronica qualificata o digitale
- Marca temporale
Il valore legale della firma grafometrica è tale per cui in caso di disconoscimento dell’autografo occorrerà una perizia al fine di valutare se l’errore dichiarato sia veritiero o meno.
Come attuare il disconoscimento della firma grafometrica
Nel caso in cui il firmatario non riconosca una firma grafometrica come propria può disconoscere l’autografo.
Essendo questa tipologia di sottoscrizione esattamente equiparabile a quella fatta su carta, sussistono i seguenti principi:
- Una firma grafometrica è valida e ha valore di prova solo se il firmatario la riconosce come propria.
- Nel caso in cui la persona non riconosca come la sottoscrizione, si può avviare un processo di verifica per dimostrare come quel particolare autografo non sia il proprio.
Un giudice nominerà un perito che attraverso un confronto con altre firme del soggetto in questione dichiarerà l’appartenenza o meno della scrittura a tale utente.