La direzione che il Governo ha deciso di seguire è chiara, bisogna cercare di far evolvere parallelamente i processi e le persone portandoli a cambiare contemporaneamente evitando di ritrovarsi con macchinari in azienda che non possono essere utilizzati per mancanza di competenze.
Per consentire ciò il Governo ha deciso di prorogare gli incentivi, soprattutto per quanto riguarda il superammortamento al 140% e l’iperammortamento al 250%.
Le novità riguardano anche le misure sul lavoro 4.0 che permetteranno di migliorare la formazione direttamente all’interno dei posti di lavoro.
I risultati più tangibili arrivano dagli investimenti, secondo i dati ISTAT, infatti, viene segnalata una crescita del 4.4% della produzione industriale seguita da un +8% di macchinari ed attrezzature, ma non è tutto oro ciò che luccica. Maurizio Lombardi, docente dell’Università di Firenze, sostiene che questi investimenti non riguardano veri e propri progetti di ristrutturazione in chiave “Industria 4.0”.
Il problema principale da risolvere è quello dei Competence Center, che ancora non partono rischiando di far rimanere il Paese indietro rispetto ad un mondo che viaggia a velocità altissima.
Il decreto attuativo era previsto prima dell’estate ma il Ministro Calenda ha ammesso che c’è un ritardo. Ci si aspetta che il bando possa essere pubblicato entro Novembre, con l’obiettivo di creare 4-5 poli di eccellenza ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere considerando che nella presentazione sullo stato di attuazione del piano la data prevista è, addirittura, fine anno.