Novità fatturazione elettronica: pubblicato il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate del 30 Aprile 2018. Vengono indicate nuove regole operative ed indicazioni rispetto a semplificazioni, conservazione e trasmissione.
Ricordiamo che sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 19 aprile 2018 è stata indicatala decisione di esecuzione UE 2018/593 che legittima l’Italia all’introduzione della fatturazione elettronica tra privati. L’ok dall’Unione Europea è quindi arrivato definitivamente.
Vediamo le più consistenti novità riguardanti la e-Fattura:
Per la trasmissione della fattura elettronica si possono usare prodotti di mercato che rispettino le specifiche tecniche. Si può procedere nell’invio direttamente o tramite intermediario, nei seguenti modi:
- PEC (posta elettronica certificata)
- servizi informatici dell’Agenzia (procedura web e app)
- sistema di cooperazione applicativa con modello web service (con accreditamento),
- trasmissione dati su protocollo FTP (con accreditamento)
Ricordiamo che l’uso di un servizio apposito e completo (ovvero in grado di creare, inviare, ricevere e conservare la fattura) sia la scelta migliore a livello di praticità, velocità e sicurezza.
Lo SdI effettua i controlli sui file ed invia entro 5 giorni una ricevuta di scarto nel caso in cui siano presenti inesattezze. La fattura risulta quindi non emessa.
Al contrario, la procedura continua senza interruzioni e la fattura elettronica viene inviata al destinatario attraverso:
- PEC
- cooperazione applicativa
- trasmissione dati tra terminali remoti su protocollo FTP
La novità è l’indirizzo telematico, indicato al momento della registrazione al servizio dell’Agenzia delle Entrate, dove si possono ricevere i documenti. In alternativa le e-Fatture vengono smistate in base a quando indicato nel campo Codice Destinatario.
Nel caso in cui il destinatario sia un cliente finale o un soggetto IVA che rientra nei regimi agevolati di vantaggio o forfettario o dell’agricoltura il file è messo a disposizione in’un area personale riservata dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la conservazione digitale occorre sottolineare che la conservazione sia obbligatoria per legge per 10 anni ai fini civilistici e fiscali.