L’Agenzia delle Entrate comunica, tramite una nota pubblicata il 7/09/2017, di aver equiparato i termini di scadenza per l’invio dei dati fattura anche per coloro che usufruiscono della possibilità di inviare telematicamente i dati delle fatture di cui al Decreto Legislativo n.127 del 5 Agosto 2017.
Di seguito è possibile visionare il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate:
“Con il comunicato stampa n. 147 dell’1 settembre scorso, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha anticipato il contenuto di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con il quale viene posticipato dal 16 al 28 settembre 2017 il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre 2017.
L’Agenzia delle entrate precisa che tale proroga vale anche per i soggetti che hanno aderito al regime opzionale per la trasmissione telematica dei dati delle fatture (art.1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127).
Tale chiarimento è in linea con quanto previsto dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 27 marzo 2017 che ha uniformato, per il primo anno di applicazione, i termini per l’invio opzionale dei dati delle fatture (art. 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127) con i termini per la “Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute” (articolo 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78).”
I soggetti che hanno aderito all’opzione della fatturazione elettronica tra privati sono esonerati dall’invio dello spesometro semestrale per tutti i dati fattura già transitati allo SdI con le fatture in XML.
Lo Spesometro 2018, inoltre, obbligherà a comunicare i dati delle fatture, sia quelle emesse che quelle ricevute, una volta ogni tre mesi e non più una volta all’anno.
La comunicazione deve avvenire entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, utilizzando il modello comunicazione “dati fattura” in formato XML secondo le specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate.
Le sanzioni
Per coloro che trasmettono la comunicazione trimestrale presentandola errata o incompleta incorreranno in una sanzione minima di 2 euro fino ad un massimo di 1000 euro a fattura.
Verrà data la possibilità di correggere eventuali errori entro 15 giorni del mese successivo alla scadenza fissata per l’adempimento.
Obbligo anche tra privati?
Sembra di si.
Questa è una delle novità che prevede la Legge di Bilancio 2018. Il Viceministro dell’Economia Casero della commissione semplificazione, è convinto che si andrebbe ad eliminare tre su quattro tipi di evasione IVA.
Ad oggi i privati possono scegliere se utilizzare o meno la fattura elettronica, invece è OBBLIGATORIA dal 2014 per chi ha rapporti con la PA. Per Casero renderla obbligatoria anche tra privati è un mossa essenziale per poter combattere l’evasione fiscale; se sarà veramente così questa decisione ci porterà finalmente ad essere un Paese all’avanguardia in Europa.